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Maturità 2019 Quale sarà l'autore con cui dovremo misurarci quest'anno nella seconda prova? Non possiamo dirlo con sicurezza perché non abbiamo la sfera di cristallo, ma proviamo ad indovinare lo stesso. Come primo autore proponiamo Cicerone Ciro morente parla ai figli
Cicerone,
Caio maior de senectute 79-80
Ed ecco la traduzione letterale
In Senofonte
Ciro il vecchio, morendo, pronuncia queste parole: “Non crediate, figli a me
carissimi, che quando mi allontanerò da voi io non sarò da nessuna parte o non
esisterò più. E infatti, finché ero con voi, non vedevate la mia anima,
ma capivate che era in questo corpo da quelle cose che facevo. Abbiate fiducia
pertanto che è la medesima, anche se non vedrete nessuna (anima). E gli onori
degli uomini famosi non rimarrebbero dopo la loro morte, se le loro anime non
compissero nulla perché noi mantenessimo più a lungo il loro ricordo. In verità
non mi si poté mai persuadere che le anime vivono finché sono nei corpi mortali
e che muoiono dopo essere usciti da essi, né poi che l’anima è stolta dopo
essere uscita da un corpo stolto, ma che, dopo aver incominciato ad essere pura
e integra, liberatasi da ogni mescolanza col corpo, allora è sapiente.
E anche quando la natura dell’uomo è dissolta dalla morte, è chiaro dove
ciascuno degli altri elementi vada; se ne vanno infatti tutti là da dove sono
nati, solo l’anima invece né quando c’è né quando se ne va, appare.
Lo stesso brano troviamo in
Senofonte, Ciropedia 8. 7. 19-20
a Cicerone 1
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