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Presso i Tebani c’era l’indovino Tiresia, figlio di Evero e di Cariclo, ninfa di Atena, della stirpe dello Sparto Udeo, che era cieco. Si dicono discorsi diversi a proposito della cecità e della arte profetica di costui. Alcuni infatti dicono che fu accecato dagli dèi, poiché rivelava agli uomini quelle cose che gli dèi volevano nascondere, Ferecide invece dice che egli fu accecato da Atena; Tiresia vedeva la dea lavarsi nuda in un fiume, ella allora, coprendo i suoi occhi con le mani rendeva cieco l’indovino. Supplicandola la madre Cariclo di ridargli di nuovo la vista, Atena, non potendo fare questo, purificandogli le orecchie faceva in modo che conoscesse ogni voce degli uccelli, e gli dava uno scettro di corniolo, con il quale camminava allo stesso modo di quelli che vedevano. |
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