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Allo spuntar del giorno i Greci vedono al di là del fiume cavalieri
armati per impedire loro di attraversarlo e fanti schierati sui pendii
al di sopra dei cavalieri per impedire (loro) di entrare in Armenia.
Questi erano i mercenari armeni, mardi e caldei di Oronta e Artuca.
Tutti dicevano che i Caldei erano liberi e forti. Avevano come armi
scudi di vimini molto grandi e lance. Queste alture distavano dal fiume
tre o quattro pletri (1); una sola era la strada che conduce sopra. I
Greci cercavano di passare attraverso questa. Per coloro che tentavano
(il guado) l’acqua appariva sopra il petto e il fiume era molto scabroso
a causa di pietre grandi e scivolose e nell’acqua non era possibile
avere le armi; altrimenti il fiume le trascinava via; se qualcuno
portava le armi sulla testa, erano nudi di fronte alle frecce e ai
dardi. Si ritiravano dunque e si accampavano lì presso il fiume.
(1) Il pletro è una misura di lunghezza che corrisponde a 100 piedi, 30 metri circa |
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