Arroganza
e spavalderia di Alcibiade bambino -
Plutarco 

Sopraffatto durante la
lotta, fu capace di mordere le mani a colui che lo sopraffaceva.
Poiché dunque quello lasciò la presa e disse: "Alcibiade, mordi
come le donne!", rispose: "No davvero: come i leoni!1".
Quando poi era ancora piccolo, giocava agli astràgali2
nel vicolo, e mentre il lancio toccava a lui, sopraggiungeva un carro
di merci. Sulle prime, dunque, (Alcibiade) ordinò al conducente del
carro di aspettare; ma poiché (quello) non obbediva a causa della
(sua) rozzezza, ma tirava dritto, gli altri bambini si fecero da
parte, Alcibiade invece, buttatosi giù bocconi3
davanti al carro e distesosi, (gli) ordinò di passare così, se
voleva, tanto che l’uomo, spaventato, tirò indietro il carro, e i
presenti4 rimasero sbigottiti e con un
urlo si precipitarono verso di lui.
Soluzione
dell'esercizio:


