Ercole uccide l'idra di Lerna- Apollodoro

 

 

E come seconda fatica Euristeo ordinò ad Eracle di uccidere l'idra di Lerna: costei, cresciuta nella palude di Lerna, usciva nella pianura e distruggeva le greggi e la regione. E l'idra aveva un corpo immenso, con nove teste, otto mortali, quella centrale, invece, immortale. Salito dunque su un cocchio, essendo auriga Iolao, giunse a Lerna e avendo trovato l'idra su un colle presso le sorgenti di Amimone, dove si trovava la sua tana, colpendola con dardi la costrinse ad uscire, ed avendola sopraffatta mentre usciva la tratteneva. Ma pur colpendo con la clava le teste non riusciva a concludere nulla: infatti essendo tagliata una sola testa, ne nascevano due. Perciò chiamò anch’egli come soccorritore Iolao, il quale, avendo bruciato una parte della selva vicina, bruciando con i tizzoni le punte delle teste, impediva (loro) di crescere. E in questo modo avendo sopraffatto le teste che nascevano, avendo mozzato quella immortale la sepellì presso la via che porta attraverso Lerna ad Eleunte.