Essa non costituisce una proposizione a sé stante, bensì un mezzo per
esprimere un'azione che si compirà e come tale riguarda esclusivamente
il verbo della proposizione di cui fa parte: questo infatti si presenta sotto
forma di participio futuro (concordato ovviamente con il suo
soggetto) in unione con il verbo essere coniugato nel modo e nel tempo
richiesto dalla proposizione cui appartiene; es.: profecturus sum, eram,
sim...
L'azione espressa mediante la perifrastica attiva ha tre significati
fondamentali:
: profecturus sum = sto per partire
imminenza
- locuturus non sum amplius = non ho intenzione di parlare di più
intenzione:
- omnes homines morituri sunt = tutti gli uomini sono destinati a morire.
fatalità:
Sarà solo il contesto a farti capire quale di questi tre significati dovrai usare.
|
CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE:
Ricorda che non tutte le locuzioni formate dal participio futuro + il verbo esse costituiscono perifrastiche attive: infatti ci sono proposizioni in cui l'azione futura non può essere espressa altrimenti se non ricorrendo al participio futuro unito a esse: queste sono ad esempio le infinitive con il verbo all'infinito futuro e le proposizioni interrogative indirette con il futuro nel congiuntivo; in questi casi il verbo va tradotto semplicemente con il futuro indicativo o con il condizionale passato, a seconda del verbo della principale (dic mihi quid acturus sis = dimmi che cosa farai; dicebam me venturum esse = dicevo che sarei venuto. Cfr. le relative schede). Appurato dunque che si tratti proprio di perifrastica attiva, tradurrai il verbo esse con una delle seguenti locuzioni: "stare per", "essere sul punto di", "avere intenzione di", "essere destinato a" + l'infinito del verbo che in latino ha il participio futuro:
Nota bene: puoi trovare il participio futuro con la sola funzione di participio congiunto, non seguito cioè dal verbo esse: in tal caso seguirai i consigli di traduzione che ti abbiamo fornito nella scheda del participio. |