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Il doppio nominativo con i verbi copulativi
Reggono
il doppio nominativo, cioè il nominativo del soggetto e del complemento
predicativo del soggetto, alcuni verbi particolari che si possono
classificare in due gruppi: 1) verbi intransitivi detti “copulativi”, in quanto si comportano come il verbo “essere” seguito dal predicato nominale. Essi sono: fio, exsisto (= divento); videor (= sembro); discedo (= mi allontano); venio, pervenio (giungo); nascor (= nasco); morior, pereo (= muoio); ecc.
2)
verbi transitivi passivi suddivisi in: a.
appellativi: appellor, nominor (= sono
chiamato, sono detto); salutor (=
sono salutato); ecc. b.
elettivi: eligor (= sono eletto); creor (=
sono creato); designor (= sono
designato); ecc. c.
estimativi: aestimor, existimor,
iudicor (= sono stimato, giudicato); habeor, putor, ducor (= sono
ritenuto, considerato); invenior,
reperior (= sono trovato); ecc. d. effettivi: : efficior, reddor (= sono reso); ecc.
Il
complemento predicativo, in italiano come in latino, è espresso
mediante un sostantivo o un aggettivo che completano il significato del
verbo. Questi non sono preceduti da preposizioni e nella maggior parte
dei casi neppure dall’articolo. Possono essere invece accompagnati da
“come, in qualità di, ecc.). Es.:
Dives factus sum = Sono diventato ricco Legatus
perveni = Giunsi in qualità di ambasciatore Cicero consul creatus est = Cicerone fu eletto console Caesar
optimus dux existimabatur = Cesare era giudicato un ottimo
comandante
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