Primavera - da Longo Sofista

E' l'inizio della primavera e tutti i fiori sono in (pieno) rigoglio, quelli nei boschi, quelli nei prati e quanti crescono sui monti1; c'è già il ronzio delle api, il canto degli uccelli melodiosi, i salti delle pecore nate da poco; gli agnelli saltellano sui monti, ronzano nei prati le api, gli uccelli riempiono del loro cinguettio i cespugli. Mentre una così bella stagione pervade tutto, Dafni e Cloe s'improvvisano2 imitatori di ciò che ascoltano e di ciò che vedono: ascoltando gli uccelli cantare cantano, e vedendo saltellare gli agnelli saltellano agilmente, e imitando le api raccolgono i fiori; ed alcuni (se li) gettano in grembo3, altri, intrecciando coroncine, (li) offrono alle Ninfe. Fanno tutto insieme, pascolando l'uno accanto all'altra. E spesso Dafni raduna quelle fra le pecore (di Cloe) che si sbrancano, spesso invece Cloe allontana le capre (di Dafni) dai precipizi.

 

 

Soluzione dell'esercizio:

Segnaliamo in rosso il genitivo assoluto, in rosa i participi predicativi (tutti dell'oggetto, retti da verbi di percezione), in azzurro quelli congiunti, in verde quelli sostantivati:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nota 1
quanti sono montani;

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Nota 2
diventano;

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Nota 3
letteralmente è plurale.

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