Viltà e temerarietà - Aristotele 

 

Il coraggio è sottomissione alla ragione e la ragione ordina di scegliere il bene. Perciò chi non affronta a causa del bene le cose temibili, questo o è stolto (lett.: è fuori di sé) o è temerario; invece soltanto colui che le affronta per il bene è senza paura e coraggioso. Il vile dunque, teme anche quelle cose che non deve, il temerario invece osa anche quelle cose che non deve; il coraggioso affronta entrambe le cose che deve; affronta infatti con coraggio e teme quelle cose che la ragione comanda; ma la ragione non comanda di affrontare grani dolori e grandi danni (lett.: cose che distruggono) a meno che non siano buone. Il temerario dunque, anche se la ragione non lo comanda, osa queste cose, il vile invece neppure qualora (la ragione) lo comandi. Solo il coraggioso invece (affronta le cose) qualora lo comandi