Lucio Tarquinio e Tullia Minore- da Livio

La somiglianza li unì velocemente. Tullia Minore chiese al marito della sorella se non desiderasse il regno. Avendo egli annuito e avendo detto che avrebbe fatto qualunque cosa la donna avesse comandato, decisero di uccidere Arrunte Tarquinio e Tullia Maggiore. Uccisi questi, si uniscono in matrimonio, senza che Servio lo proibisse ma neppure lo approvasse (lett.: non proibendolo Servio ma neppure approvandolo). Nel frattempo Tullia guardava ad un altro delitto perché i passati fratricidi non fossero senza frutto. “Gli dei Penati, l’immagine di tuo padre, la reggia, il nome di Tarquinio ti proclamano re. Perché indugi non so. Perché deludi la città? Perché lasci che tu sia guardato come un principe reale?” Con queste e altre parole incita il giovane; pertanto Tarquinio incominciò a sollecitare gli aiuti di alcuni senatori, a ricordare (loro) il beneficio del padre e ad allettare i giovani con doni. Pertanto, messa insieme una schiera di armati, fece irruzione nel foro. Si radunarono subito, alcuni già preparati a questo, altri attoniti per la strabiliante novità e non sapendo che cosa fare. Lì Tarquinio accusò Servio, dicendo che egli era un servo nato da una serva e che dopo la morte indegna di suo padre aveva occupato il regno.