Il saggio ricerca l'autosufficienza, non l'isolamento - Seneca

Torna alla versione in latino

Crisippo dice che il saggio non sente la mancanza di niente e, tuttavia, ha bisogno di molte cose: "al contrario, lo sciocco non ha bisogno di niente - infatti non sa servirsi di niente -, ma sente la mancanza di tutto." Il saggio ha bisogno delle mani, degli occhi e di molte (altre) cose necessarie per l'uso di ogni giorno, (ma) non sente la mancanza di nulla; sentire la mancanza, infatti, è (frutto) della necessità, (mentre) al saggio niente è necessario. Dunque, per quanto sia autosufficiente1, ha bisogno di amici; desidera averne il maggior numero possibile, (ma) non per vivere felice: infatti vivrà felice anche senza amici. Il sommo bene non cerca mezzi (per realizzarsi) al di fuori (di sé); (lo) si coltiva interiormente2, deriva tutto da se stesso; comincia ad essere schiavo della sorte, se ricerca qualche parte di sé all'esterno. Il saggio, finché almeno gli è possibile ordinare le sue cose a suo piacere, è autosufficiente e (tuttavia) prende moglie; è autosufficiente e (tuttavia) genera figli; è autosufficiente e tuttavia non vivrebbe se dovesse vivere senza un (altro) essere umano. All'amicizia non lo porta nessuna utilità personale, ma una naturale inclinazione; infatti, come c'è per noi un'innata attrattiva in altri sentimenti3, così (c'è anche) nell'amicizia3. Come esiste l'odio per la solitudine e il desiderio di vita associata, come la natura lega l'uomo all'uomo, così anche in questa cosa esiste uno stimolo che ci rende desiderosi delle amicizie. E tuttavia, pur essendo molto amante degli amici, pur equiparandoli a se stesso, (o) spesso anteponendo(li), (il saggio) delimiterà ogni bene in se stesso.

Soluzione dell'esercizio:

incipit fortunae esse subiectum, si quam (= aliquam) partem sui foris quaerit = periodo ipotetico indipendente della realtà (primo tipo);

 

non viveret si foret (= esset) sine homine victurus = periodo ipotetico indipendente della irrealtà (terzo tipo);

 

cum sit amicorum amantissimus, cum illos sibi comparet, (cum) saepe praeferat = cum ha valore concessivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nota 1
contento di se stesso;

Torna su



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota 2
in casa;

Torna su

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota 3
di altre cose... dell'amicizia.

Torna su