È il primo di una serie di et che ovviamente sostituirai nella tua traduzione (tranne l'ultimo) con altrettante virgole.
È il nostro "cioè" (alla lettera "ciò è").
Est non è qui copula, ma predicato verbale. L'isola (del Mare del Nord o del Baltico) alla quale allude Tacito non è di facile identificazione: secondo alcuni si tratterebbe di Rügen o di Alsen.
Ovviamente non significa "casto"!
Più che di una veste, si tratterà di un panno o di un drappo.
Unus, come sai, significa "solo", "uno solo", "unico". Perciò scegli: "ad un unico sacerdote" (con uni attributivo) o "solo al sacerdote" (con uni predicativo)?
Sottinteso est. Il verbo non va tradotto al passato: si tratta infatti di un perfetto stativo, che indica una condizione che sussiste nel presente (ad esempio, se una cosa "è stata decisa", vuol dire che adesso "è stabilita").
Participio congiunto a deam: equivale ad eam dum vehitur.
Come ricorderai, il complemento di modo, quando il sostantivo è accompagnato da un aggettivo, si esprime senza cum oppure (come in questo caso) interponendo il cum fra l'aggettivo ed il sostantivo.
Sottinteso sunt.
Il soggetto sottinteso è la dèa. Il verbo dignor regge l'ablativo della cosa di cui si degna qualcuno. Quicumque, pronome indefinito relativo, significa sia "chiunque", sia "tutti quelli che": scegli la traduzione che ti sembra migliore. Ricorda inoltre che "chiunque" in italiano introduce una proposizione con il verbo al congiuntivo, a differenza del latino in cui tutti i pronomi e gli avverbi raddoppiati o uscenti in -cumque hanno di norma l'indicativo. Si tratta di uno dei casi in cui il latino diverge dall'italiano per quanto riguarda l'uso dell'indicativo.
Il soggetto sottinteso sono i popoli barbarici sopra nominati.
Nota, come il successivo amata, concorda con uno solo dei due soggetti. Osserva il parallelismo tunc tantum nota, tunc tantum amata con anàfora (= ripetizione) di tunc e di tantum e omeotelèuto (= uguale terminazione) in nota ed amata.
Quando una temporale introdotta da dum, donec, quoad o quamdiu regge il congiuntivo (reddat), indica azione reale o intenzionale?
Periodo ipotetico misto simile al tipo dell'eventualità greco (protasi al congiuntivo, apodosi all'indicativo); l'apodosi ha il verbo abluitur che concorda con uno solo dei soggetti. Il "tu generico" serve a coinvolgere attivamente il lettore nel giudizio.
Questo ablativo si rende bene in italiano con un complemento di stato in luogo (in tal caso senza in); nulla vieta però che esso possa avere valore strumentale (il tutto è lavato con l'acqua del lago) o di causa efficiente (il verbo abluitur è passivo).
È sottinteso un verbo che indica origine, come si può dedurre dall'avverbio hinc.
L'interrogativa indiretta dipende dal sostantivo ignorantia. Non tradurre "santa ignoranza": non rende l'idea!
Participio sostantivato. Il participio futuro si traduce qui come la perifrastica attiva.