Ablativo di qualità. Non perdere di vista l'aggettivo tanta in correlazione con l'ut consecutivo che introduce la proposizione successiva alla narrativa. Nella traduzione ti conviene anticipare ut, inserire la narrativa e poi proseguire con la consecutiva: tanta liberalitate ut, cum... haberet,... imposuerit. Cum + congiuntivo ha valore concessivo.
Il complemento di stato in luogo è senza in perché il sostantivo locus, quando è unito ad un aggettivo qualificativo o dimostrativo, preferisce l'ablativo semplice.
Proposizione finale implicita.
Attenzione, sta per aliquis: infatti è preceduto da ne che introduce... quale proposizione?
È l'introduttore di una proposizione completiva retta da un verbo di impedimento quale è appunto impediretur. Nota poi che questo verbo ha costruzione personale come vetor, sinor, prohibeor, ecc. Puoi consultare in proposito la scheda sul nominativo.
Rebus è ablativo retto da frueretur.
L'ablativo quibus si può giustificare sottintendendo frui come infinito retto da vellet, oppure come un fenomeno di attrazione del relativo: esso concorderebbe perciò con rebus anche nel caso, mentre la sua funzione logica (= complemento oggetto) all'interno della relativa, richiederebbe l'accusativo. La relativa propria ha poi il congiuntivo perché ha sfumatura di eventualità. Considera ancora il pronome indefinito distributivo quisque usato al posto di unusquisque per la presenza del relativo: quali sono gli altri casi in cui si può usare quisque? Ti conviene ripassarli.
Complemento di unione.
Questa proposizione finale costituisce anche l'apodosi del periodo ipotetico dipendente la cui protasi è si indigeret: di che tipo è? Per poterlo stabilire devi ragionare un po'. I tempi sono storici, quindi potrebbe essere del III tipo, ma il verbo da cui è retto è secuti sunt, anch'esso un tempo storico, dunque potrebbe essere anche del II tipo o addirittura del I tipo: i tempi storici infatti si giustificano con la consecutio temporum e il congiuntivo con l'attrazione modale. Allora cerchiamo di capire la situazione: se qualcuno avesse avuto bisogno, Cimone avrebbe potuto dargli il suo aiuto subito, visto che aveva il denaro a portata di mano. Ne deduciamo che il fatto è presentato come possibile.
Sta per aliquis, infatti è preceduto dall'introduttore si (vedi Nota 4).
Genitivo retto da indigeret.
Relativa impropria con valore finale. La traduzione letterale non è proponibile in italiano, infatti quod funge contemporaneamente da complemento oggetto di haberet e di daret e deve pertanto essere sdoppiato in id quod. Id sta ad indicare la cifra di denaro messa a disposizione da Cimone, ma siccome non è precisata, conviene renderlo con un pronome indefinito, "qualcosa". Il verbo daret si può rendere bene con l'infinito.
Altra proposizione finale negativa. Il verbo videretur è usato personalmente e il soggetto è Cimone. Differendo è ablativo strumentale del gerundio e costituisce l'unico caso in cui il gerundio italiano e quello latino coincidono.
Attenzione ai falsi amici! Non vuol dire "offeso dalla fortuna"!
Participio predicativo dell'oggetto in dipendenza da un verbo di percezione.
Che proposizione introduce? Non ti sarà difficile individuarla se terrai conto di sic che si trova nella reggente.
Prolessi del relativo. Esso ha funzione di pronome doppio in quanto complemento oggetto sia di devocaret, sia di vidisset: corrisponde a eos quos, dove eos è riferito al successivo omnis, che sta ovviamente per omnes. La relativa propria ha il congiuntivo perché ha sfumatura eventuale.
Relativa appositiva: il pronome quod si riferisce al concetto precedentemente espresso e puoi renderlo con "il che" o con "cosa che".
Sottinteso defuit.
Ha funzione predicativa di complures
Il congiuntivo si giustifica probabilmente con il fatto che la relativa è impropria ed ha valore consecutivo (= "molti morti così poveri da non aver lasciato..."). Non è tuttavia da escludere il valore caratterizzante, se la relativa è legata più a complures che a pauperes (= "molti che non avevano lasciato, essendo morti poveri,..."). In tal caso la relativa è propria.
Avverbio di moto da luogo: introduce una relativa impropria con valore finale e indica il denaro da cui si sarebbe dovuto attingere per le spese del funerale. Cerca di renderlo in modo adeguato in italiano: infatti la traduzione letterale risulterebbe troppo faticosa. Cfr. Nota 12 in fondo.
Questo gerundio strumentale equivale in pratica ad una proposizione causale (= cum sic se gereret): attenzione a tradurlo in modo che si riferisca a Cimone! Ricordati infatti che il gerundio in italiano è riferito sempre al soggetto della reggente.
Perifrastica passiva con costruzione impersonale. Consultando il vocabolario troverai che miror può reggere quod + indicativo o congiuntivo, un'interrogativa indiretta oppure si + indicativo. Qui è usata la costruzione con si + indicativo che puoi rendere in italiano indifferentemente con "che" o con "se".
Ovviamente è acerba per gli altri: cerca di farlo capire nella traduzione.