PARTICIPIO NOMINALE
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Participio sostantivato

È usato in funzione nominale come sostantivo e lo si riconosce solo da un'attenta lettura del testo, in quanto non si distingue affatto dal participio congiunto, che è usato in funzione verbale.

Tieni tuttavia presente che, generalmente, esso non è riferito a nessun sostantivo o pronome espresso o sottinteso e funge da soggetto o da complemento.

Si traduce con un sostantivo corrispondente o con un'espressione come "colui/colei/coloro che...".

Esempio: Sapientes mortem non timent = I sapienti non temono la morte;
Turres procul intuentibus pares sunt = Le torri sono uguali per coloro che guardano da lontano.



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Participio attributivo

È usato in funzione nominale come attributo ed accompagna un nome a cui è riferito. Può essere tradotto con un aggettivo corrispondente o con una proposizione relativa.

Esempio: miles patiens laboris = un soldato tollerante della fatica, un soldato che tollera la fatica;
Astrologi motum errantium stellarum notaverunt = gli astrologi studiarono il moto delle stelle erranti (= che errano).


Attenzione!
Visto che il participio attributivo si può tradurre con una proposizione relativa, come talvolta il participio congiunto (vedi scheda del participio congiunto), ti domanderai che differenza ci sia.

Il participio congiunto indica una circostanza, mentre il participio attributivo, esattamente come un aggettivo, esprime una qualità distintiva del sostantivo a cui si riferisce.

Dire homo sapiens è diverso che dire homo dormiens: nel primo caso sapiens indica una qualità dell'uomo; nel secondo caso dormiens indica un`azione che l'uomo sta compiendo in quel momento e si può rendere anche con una proposizione temporale. Sapiens poi è un aggettivo a tutti gli effetti, perché ha anche le forme del comparativo e del superlativo.

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Participio predicativo

È usato in funzione nominale e funge da complemento predicativo del soggetto o dell'oggetto. Lo si trova:
  1. nella perifrastica attiva per determinare il verbo sum come predicato nominale:

  2. Esempio: non estis cenaturi? = Non avete intenzione di pranzare? (= non siete persone intenzionate a...?);

  3. in dipendenza dai verbi facio e induco nel significato di "rappresentare", come predicativo dell'oggetto:

  4. Esempio: Omerus Polyphemum cum ariete colloquentem facit = Omero fa parlare Polifemo con l'ariete (= rappresenta Polifemo che parla con l'ariete);

  5. in dipendenza dai verbi di percezione diretta come video e audio, come predicativo dell'oggetto:

  6. Esempio: vidi pueros ludentes = vidi dei ragazzi giocare (lett.: giocanti);

  7. in dipendenza da habeo, come predicativo dell'oggetto:

  8. Esempio: domitas habere libidines = tenere a freno le passioni.

Il participio predicativo non è molto frequente in latino, mentre è molto usato in greco.

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