PARTICIPIO CONGIUNTO
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INTRODUTTORI: nessuno
MODO DEL VERBO: participio

Il participio congiunto è usato con funzione verbale, è collegato strettamente al soggetto o ad un complemento qualsiasi della proposizione reggente con cui concorda in genere, numero e caso e costituisce una proposizione implicita subordinata o coordinata.

Come subordinata può avere funzione di:
  1. proposizione temporale

  2. Esempio: Timeo Danaos et dona ferentes

  3. proposizione causale

  4. Esempio: Vercingetorix, veritus ne ab omnibus desereretur, legatos ad Caesarem misit = Vercingerorige, poiché temeva di essere abbandonato da tutti, mandò ambasciatori a Cesare.

  5. proposizione concessiva

  6. Esempio: Marius, humili loco natus, consul factus est = Mario, benché fosse di umili origini, divenne console

  7. proposizione ipotetica

  8. Esempio: Quis est qui totum diem iaculans non aliquando colliniet? = Chi è colui che se scaglia giavellotti tutto il giorno non colpirà prima o poi il bersaglio?

  9. proposizione finale

  10. Esempio: Legati venerunt de pace agentes = giunsero degli ambasciatori per trattare la pace.

  11. Spesso il participio congiunto, quando ha valore temporale, può essere tradotto con una proposizione coordinata copulativa

  12. Esempio: T. Manlius Gallum caesum torque spoliavit = T. Manlio uccise un Gallo e lo spogliò della collana = T. Manlio spogliò della collana un Gallo, dopo averlo ucciso.



Nota bene:

Alcune autorevoli grammatiche riportano tra i valori del participio congiunto anche quello relativo, riferito ad un participio concordato con un complemento della proposizione reggente:

Esempio: vir bonus sequitur viam ad virtutem ducentem = l'uomo buono segue la vita che conduce alla virtù (ducentem = quae ducit ad virtutem)

Altri considerano tutti i participi che possono essere trasformati in una relativa propria, semplicemente come aggettivi, e dunque come attributivi: quest'ultimo criterio è aderente alla classificazione funzionale delle proposizioni, perché le relative proprie sono proposizioni aggettive.

Poiché a nostro avviso non tutti i participi che si traducono con una proposizione relativa sono necessariamente attributivi, nelle analisi abbiamo ritenuto di racchiudere tra parentesi (considerandoli quindi congiunti) tutti quei participi che possono essere trasformati in proposizioni espresse con il cum + congiuntivo o con una proposizione coordinata o in cui è sottinteso il termine a cui si riferiscono (per evitare confusione con il participio sostantivato). Abbiamo invece considerato participi attributivi quelli che, oltre ad indicare una qualità permanente del sostantivo con cui concordano, possono essere trasformati in un aggettivo di ugual senso o in un sostantivo:

Esempio: post Siciliam captam = dopo la conquista della Sicilia;
pinus villae imminens = il pino che sporge sulla fattoria (= un pino sporgente).

Invece nella frase seguente dormiens è da considerare participio congiunto:

Esempio: miles dormiens ab hoste occisus est = il soldato, che dormiva (= mentre dormiva), fu ucciso dal nemico

Per quanto concerne i tempi del verbo con cui si traduce il participio congiunto, quando lo si rende in forma di proposizione esplicita, bisogna considerare che il participio presente indica un'azione contemporanea al verbo della reggente, il participio perfetto indica un'azione anteriore e il participio futuro indica un'azione posteriore: pertanto in italiano si devono rispettare le leggi della contemporaneità e della anteriorità che regolano i rapporti tra i tempi della reggente e quelli della sua subordinata (vedi anche proposizioni infinitive e scheda sul participio).


CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE:

Participio riferito al soggetto:

In latino In italiano
presente gerundio semplice o proposizione relativa
perfetto gerundio composto attivo (se il verbo è deponente) o passivo (se il verbo è transitivo attivo)
futuro gerundio (= "stando per" + infinito: vedi perifrastica attiva)

Participio riferito ad un complemento qualsiasi:

In latino In italiano
presente proposizione relativa
perfetto participio passato
futuro proposizione relativa (= "che sta per" + infinito: vedi perifrastica attiva)

Esempio: Cornelius Rufus dormiens oculorum visum amisit = C. Rufo dormendo (mentre dormiva) perse la vista degli occhi;
Caesar cohortatus milites proelium commisit = Cesare avendo esortato (dopo aver esortato) i soldati attaccò battaglia;
Alexandro caelestes honores concupiscenti non deerat perniciosa adulatio = Ad Alessandro che bramava onori divini, non mancava una rovinosa adulazione;
Hostes urbem captam incenderunt = I nemici incendiarono la città presa (dopo averla presa);
Stultus est qui equum empturus non ipsum inspicit sed stratum eius ac frenos = È stolto colui che avendo intenzione di comprare un cavallo non esamina (il cavallo) in sé, bensì la sua gualdrappa e le briglie.

N.B.: Ovviamente, tutte le volte che si può, è bene tradurre il participio congiunto con una appropriata proposizione esplicita (vedi anche ablativo assoluto).



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