PROPOSIZIONE PRINCIPALE Tempi principali: |
PROPOSIZIONE DIPENDENTE Tempi principali: |
indicativo presente, futuro o perfetto logico; imperativo presente o futuro; congiuntivo presente o altro tempo equivalente (come il perfetto potenziale o il perfetto dell'imperativo negativo; es.: ne feceris = non fare) |
presente congiuntivo (azione contemporanea) perfetto congiuntivo (azione anteriore) perifrastica attiva + sim (azione posteriore) |
PROPOSIZIONE PRINCIPALE Tempi storici: |
PROPOSIZIONE DIPENDENTE Tempi storici: |
indicativo imperfetto, perfetto storico
(= passato remoto) o piuccheperfetto; congiuntivo imperfetto, perfetto o piuccheperfetto |
imperfetto congiuntivo (azione contemporanea) piuccheperfetto congiuntivo (azione anteriore) perifrastica attiva + essem (azione posteriore) |
Esempio: |
non dubito quin strenue pugnes = non dubito che tu combatta valorosamente non dubito quin strenue pugnaveris = non dubito che tu abbia combattuto valorosamente non dubito quin strenue pugnaturus sis = non dubito che tu combatterai valorosamente dic mihi quid egeris = dimmi (imperativo) che cosa hai fatto velim scire quid acturus sis = vorrei (cong. desiderativo) sapere che cosa farai ne dixeris quid agas = non dire (imperativo negativo) che cosa fai hic quis obiectaverit quam periculo obnoxia haec ratio agendi sit = qui qualcuno potrebbe obbiettare (congiuntivo potenziale) quanto sia pericoloso questo modo d'agire non dubitabam/dubitavi/dubitaveram quin strenue pugnares = non dubitavo/dubitai/avevo dubitato che tu combattessi valorosamente non dubitabam/dubitavi/dubitaveram quin strenue pugnavisses = non dubitavo/dubitai/avevo dubitato che tu avessi combattuto valorosamente non dubitabam/dubitavi/dubitaveram quin strenue pugnaturus esses = non dubitavo/dubitai/avevo dubitato che tu avresti combattuto valorosamente |
Esempio: |
puto te pugnare ut vincas = penso che tu combatta per vincere puto te pugnavisse ut vinceres= penso che tu abbia combattuto per vincere. |
Esempio: |
ex te quaero quid agas ut eum adiuves = ti chiedo che cosa fai per aiutarlo. ex te quaero quid egeris ut eum adiuvares = ti chiedo che cosa hai fatto per aiutarlo |
Esempio: | Miltiades, timens ne classis regia adventaret, Athenas rediit = Milziade, temendo che la flotta regia arrivasse, ritornò ad Atene. |
Esempio: |
velim scire cur tibi defendendus non esset reus ille = vorrei sapere perché tu non avresti dovuto difendere quell'accusato; nescio quis ei ignosceret = non so chi avrebbe potuto perdonarlo; non pugnaverat, quod sciam = ch'io sappia, non aveva combattuto. |
Esempio: |
hoc Periclem praestitisse (b) ceteris oratoribus | dicit (a) Socrates, | quod is Anaxagorae physici fuerit (c) auditor = Socrate dice (a) | che Pericle superò (b) per questo tutti gli altri oratori, | per il fatto che fu (c) scolaro del fisico Anassagora (regola di Reusch; in forma indipendente: Pericles praestitit ceteris oratoribus quod Anaxagorae physici fuit auditor); scio | te hortatum esse eum | ut ad me veniret = so | che tu lo hai esortato | a venire da me (qui la consecutio è rispettata perché ut ad me veniret avrebbe il congiuntivo anche se te hortatum esse fosse indipendente: eum hortatus es ut ad me veniret = lo hai esortato a venire da me). |
Esempio: | Cum ceteris in coloniis duumviri appellentur, hi se praetores appellari volebant = costoro volevano essere chiamati pretori, mentre in tutte le altre colonie (i loro pari) venivano chiamati duumviri. |
CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE: Gli esempi sopra riportati ti forniscono anche i consigli pratici di traduzione:, infatti, come puoi notare, là dove la consecutio temporum è rispettata, per lo più l'italiano mantiene gli stessi tempi del latino e spesso anche il modo congiuntivo. Tuttavia vi sono alcuni casi in cui l'italiano si scosta dal latino:
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