| Esempio: | dic mihi quid facturus sis = dimmi che cosa farai. |
| Esempio: | non dubito quin hoc facturus sis = non dubito che farai questo; |
| Esempio: |
non deterret sapientem mors, quo minus rei publicae consulat, cum posteritatem ipsam, cuius sensum habiturus non sit, ad se putet pertinere = la morte non impedisce al sapiente di provvedere allo Stato, dal momento che ritiene che la stessa posterità, di cui non avrà percezione, lo riguardi. |
| Esempio: |
eam potestatem vos habetis ut statuatis utrum nos miseri semper lugeamus an aliquando recreemur = voi avete il potere di decidere se noi dovremo piangere sempre miseramente o se un giorno avremo sollievo. eam potestatem vos habetis ut statuatis utrum nos miseri semper lugeamus an aliquando recreemur = voi avete il potere di decidere se noi dovremo piangere sempre miseramente o se un giorno avremo sollievo. |
| Esempio: |
dico me ex te quaesiturum esse quid facias = dico che ti chiederò che cosa farai; dicebam me ex te quaesiturum esse quid faceres = dicevo che ti avrei chiesto che cosa avresti fatto. |
| Esempio: | non dubito quin mox timeas (possis timere, futurum sit ut timeas) = non dubito che avrai paura. |
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CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE: Come si è già detto a proposito della perifrastica attiva, non devi confondere con quest'ultima il futuro del congiuntivo: ti sarà facile però evitare di cadere nell'equivoco se leggerai con attenzione i casi in cui i due costrutti si presentano e terrai sempre d'occhio il contesto ponendoti questa domanda: si tratta di un'azione intenzionale o destinata a compiersi, oppure è una semplice azione futura? |