Torna alla Home

 

Maturità 2016

Versione di greco

Finalmente Isocrate!

 

                                               Un passo sicuramente impegnativo in cui gli studenti devono dar prova delle conoscenze linguistiche acquisite nel corso del quinquennio, ma scritto in un greco perfetto come solo Isocrate sa fare.

Il brano è tratto da "Sulla pace" 34-36

 

 Vivere secondo giustizia non è solo corretto, ma anche conveniente per il presente e per il futuro

 

Isocrate esorta i suoi concittadini a non cadere nella trappola dell’ingiustizia: chi viola le norme si illude di trarne un vantaggio, ma alla lunga finisce in rovina. I comportamenti rispettosi della virtù, non solo sono il fondamento di una vita sociale eticamente corretta, ma portano vantaggi indubbi anche sul piano politico ed economico. (Contestualizzazione del Ministero)

 

῾Ορῶ γὰρ τοὺς μὲν τὴν ἀδικίαν προτιμῶντας κα τ λαβεῖν τι τῶν ἀλλοτρίων μέγιστον ἀγαθὸν νομίζοντας ὅμοια πάσχοντας τοῖς δελεαζομένοις τῶν ζῴων, κα κατ᾿ ἀρχὰς μὲν ἀπολαύοντας ὧν ἂν λάβωσιν, ὀλίγῳ δ᾿ ὕστερον ἐν τοῖς μεγίστοις κακοῖς ὄντας, τοὺς δ μετ᾿ εὐσεβείας κα δικαιοσύνης ζῶντας ἔν τε τοῖς παροῦσιν χρόνοις ἀσφαλῶς διάγοντας κα περ το σύμπαντος αἰῶνος ἡδίους τὰς ἐλπίδας ἔχοντας. Κα ταῦτ᾿ ε μ κατ πάντων οὕτως εἴθισται συμβαίνειν, ἀλλὰ τ γ᾿ ὡς ἐπὶ τ πολ τοῦτον γίγνεται τὸν τρόπον. Χρ δ τοὺς ε φρονοῦντας, ἐπειδὴ τ μέλλον ἀεὶ συνοίσειν ο καθορῶμεν, τ πολλάκις ὠφελοῦν, τοῦτο φαίνεσθαι προαιρουμένους. Πάντων δ᾿ ἀλογώτατον πεπόνθασιν, ὅσοι κάλλιον μὲν ἐπιτήδευμα νομίζουσιν εἶναι κα θεοφιλέστερον τὴν δικαιοσύνην τῆς ἀδικίας, χεῖρον δ᾿ οἴονται βιώσεσθαι τοὺς ταύτῃ χρωμένους τῶν τὴν πονηρίαν προῃρημένων. ᾿Ηβουλόμην δ᾿ ἂν, ὥσπερ προσῆκόν ἐστιν ἐπαινεῖσθαι τὴν ἀρετὴν, οὕτω πρόχειρον εἶναι πεῖσαι τοὺς ἀκούοντας σκεῖν αὐτήν· νῦν δ δέδοικα μ μάτην τ τοιαῦτα λέγωμεν. Διεφθάρμεθα γὰρ πολὺν ἤδη χρόνον  ὑπ᾿ ἀνθρώπων οὐδὲν ἀλλ᾿ φενακίζειν δυναμένων, ο τοσοῦτον το πλήθους καταπεφρονήκασιν ὥσθ᾿ ὁπόταν βουληθῶσιν πόλεμον πρός τινας ἐξενεγκεῖν, αὐτοὶ χρήματα λαμβάνοντες λέγειν τολμῶσιν ὡς χρ τοὺς προγόνους μιμεῖσθαι κα μ περιορᾶν ἡμᾶς αὐτοὺς καταγελωμένους, μηδ τὴν θάλατταν πλέοντας τοὺς μ τὰς συντάξεις ἐθέλοντας ἡμῖν ὑποτελεῖν.

Isocrate, De pace 34-36

 

Ed ecco la traduzione letterale

 

                                                             

Vedo, infatti, che coloro che preferiscono l’ingiustizia e che considerano il prendere qualcuna delle cose altrui come il bene più grande, subiscono la stessa sorte di quegli animali (lett.: di quelli fra gli animali) che vengono presi all’amo e che al principio godono di quello che hanno afferrato, ma che dopo poco si trovano nei mali più grandi, (vedo) invece (che) quelli che vivono con pietà e giustizia trascorrono la loro vita in sicurezza nel presente e hanno speranze più dolci per tutto il futuro. Se anche queste cose non sono solite accadere così per tutti (oppure: in tutte le occasioni), questo però accade perlopiù in questo modo. Bisogna che le persone sagge, poiché non riconosciamo quello che di volta in volta ci sarà (lett.: quello che può/è destinato a essere) utile, scelgano chiaramente quello che giova spesso (oppure: quello che giova nella maggior parte dei casi: il senso non cambia in entrambi i casi) [lett.: quello che molte volte (o: nella maggior parte dei casi) giova, questo scelgano chiaramente]. Hanno subito invece la sorte più irragionevole di tutte quanti (trad. del Mathieu - ed. les belles lettres: "le persone più irragionevoli sono quelle che") pensano che la giustizia sia una pratica più bella e più gradita agli dèi dell’ingiustizia, ma poi credono che coloro che la esercitano (lett.: si servono di questa) vivranno peggio di coloro che hanno scelto l’iniquità. E io vorrei che fosse facile convincere gli ascoltatori a praticare la virtù, così come è conveniente lodarla; ma ora temo di dire (lett.: che diciamo) tali parole inutilmente. Infatti siamo stati rovinati già per molto tempo da uomini che non sono in grado di (fare) niente (altro) se non ingannarci, che hanno disprezzato tanto il popolo che nel caso che vogliano far guerra a qualcuno, essi, facendosi pagare (lett.: prendendo denaro), hanno il coraggio di dire che bisogna imitare gli antenati e non permettere che ci si prenda gioco proprio di noi (lett.: che noi stessi veniamo derisi), né che navighino il mare coloro che non vogliono pagarci i tributi.

Qui una traduzione inglese (George Norlin)

 For I observe that those who prefer the way of injustice, thinking it the greatest good fortune to seize something that belongs to others, are in like case with animals which are lured by a bait, at the first deriving pleasure from what they seize, but the moment after finding themselves in desperate straits, while those who live a life of piety and justice pass their days in security for the present and have sweeter hopes for all eternity.

But if this is not wont to happen in all cases, nevertheless it does, for the most part, come out in this way. And it behoves intelligent men, since they cannot see clearly what will always be to their advantage, to show to the world that they prefer that which is generally beneficial. On the other hand, they are of all men most afflicted with unreason who concede that justice is a way of life more noble and more pleasing to the gods than injustice but at the same time believe that those who follow it will live in worse case than those who have chosen the way of evil.

I could wish that, even as to praise virtue is a facile theme, so it were easy to persuade bearers to practice it. But as things are I am afraid that I may be expressing such sentiments to no purpose. For we have been depraved for a long time by men whose only ability is to cheat and delude—men who have held the people in such contempt that whenever they wish to bring about a state of war with any city, these very men who are paid for what they say have the audacity to tell us that we should follow the example of our ancestors and not allow ourselves to be made a laughing-stock nor permit those Hellenes to sail the sea who are unwilling to pay us their contributions.

 


 

 

 

 

   

 

 

 In questa sezione, sei il visitatore numero