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Vizi e virtù di Temistocle

Themistoclis vitia magnis sunt emendata virtutibus, adeo ut anteferatur huic nemo, pauci pares putentur. Pater eius Neocles generosus fuit. Is uxorem Acarnanam civem duxit, ex qua natus est Themistocles. Qui cum minus esset probatus parentibus, quod et liberius vivebat et rem familiarem neglegebat, a patre exheredatus est. Quae contumelia non fregit eum, sed erexit. Nam cum iudicasset sine summa industria non posse eam exstingui, totum se dedidit rei publicae, diligentius amicis famaeque serviens. Multum in iudiciis privatis versabatur, saepe in contionem populi prodibat; nulla res maior sine eo gerebatur; celeriter quae opus erant reperiebat, facile eadem oratione explicabat.

Cornelio Nepote, Vita di Temistocle 1-3 passim

 

 

 

Ed ecco la traduzione letterale

                                                            

I vizi di Temistocle furono compensati da grandi virtù, al punto che nessuno viene anteposto a costui, pochi sono giudicati pari (a lui). Suo padre Neocle fu nobile. Egli sposò una cittadina acarnana, dalla quale nacque Temistocle. Egli, non essendo del tutto gradito ai genitori, poiché viveva troppo liberamente e trascurava il patrimonio, fu diseredato dal padre. Questo affronto, però, non lo abbatté ma lo innalzò. Infatti avendo pensato che quello non potesse essere estinto senza un grandissimo impegno, si dedicò tutto allo Stato, cercando con maggiore attenzione di procurarsi amici e rinomanza. Si occupava assiduamente di cause private, spesso si recava nell’assemblea del popolo; non si trattava nessun affare di una certa importanza senza di lui; velocemente trovava le cose che erano necessarie, facilmente spiegava le medesime con il discorso.


 

 

 

 

   

 

 

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