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Alcibiade

In Alcibiade natura quid efficere possit videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Summo genere natus in amplissima civitate, omnium aetatis suae multo formosissimus, dives; ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simul ac se remiserat neque causa suberat quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.

Da Cornelio Nepote

 

 

Ed ecco la traduzione letterale

                                                            

Sembra che la natura abbia sperimentato in Alcibiade che cosa sia in grado di fare.  Si sa infatti tra tutti quelli che tramandarono alla memoria (notizie) di lui, che non ci fu nulla di superiore a lui sia nei vizi sia nelle virtù.  Nato da famiglia nobilissima in una città molto illustre, (fu) di gran lunga il più bello  di tutti (quelli) della sua età (e) ricco; (fu) portato per tutte le attività e pieno di senno (e infatti fu grandissimo comandante sia per mare che per terra); eloquente al punto che si distingueva tra i primi nel parlare, poiché era tanto grande il fascino dell’aspetto e dell’eloquio, che nessuno gli poteva resistere; richiedendolo il momento, era infaticabile e paziente; generoso, sfarzoso non meno nella vita (pubblica) che nella vita (quotidiana), affabile, condiscendente, molto astutamente al servizio dei tempi: nello stesso tempo, non appena si lasciava andare e non vi era un motivo per cui sopportare la fatica della mente, appariva (lett.: veniva trovato) sregolato, dissoluto, libidinoso, sfrenato, al punto che tutti si stupivano che in un solo uomo ci fosse una contraddizione così grande e un carattere così diverso.


 

 

 

 

   

 

 

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